Luna piena, Emisf. N.La latitudine è
tutto

di Alan MacRobert

Tratto da
Sky & Telescope

(Edizione italiana a cura di Mario Farina)

Luna piena, Emisf. S.

UNO DEGLI ASPETTI AFFASCINANTI dell'osservazionedella volta celeste è che differisce a seconda di dove ci si trova. Sicuramente il cambiamento maggiore lo si ha passando dall'Emisfero Settentrionale a quello Meridionale.

Viaggiate alle medie latitudini meridionali australiane ed il Grande ed il Piccolo Carro scompariranno mentre alfa Centauri, la Croce del Sud ed altre costellazioni circumpolari del sud celeste diverranno caratteristiche permanenti della notte. Il Sole e la Luna attraverseranno il cielo da destra a sinistra anziché da sinistra a destra e l'estate e l'inverno saranno invertiti.

Viaggiate alle alte latitudini in entrambi gli emisferi e potrete notare diversi effetti. I crepuscoli si allungano e le notti non diventano mai completamente buie per tutto il periodo intorno all'estate.

Molti altri effetti interessanti dovuti alle latitudini sono presenti nelle tre diverse versioni dell'annuale Skygazer's Almanac.

Ogni gennaio, dal 1942, Sky & Telescope ha pubblicato una versione dello Skygazer's Almanac disegnata per la latitudine di 40° nord. I lettori hanno ricevuto l'edizione del 1998 come supplemento di quattro pagine all'edizione del gennaio 1998 della rivista, istruzioni comprese.

L'edizione nord americana è disegnata, come al solito, per la latitudine di 40° nord. I lettori del Regno Unito e dell'Europa troveranno una nuova edizione per la latitudine di 50° nortd, della quale appare sotto una versione semplificata. Inoltre, altra novità, abbiamo prodotto un'edizione anche per l'Emisfero Sud, disegnata per 30° di latitudine sud (sotto è visibile una versione ridotta).

SGA, 50 gradi N

(107K JPEG)

SGA, 30 gradi S

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Come sempre, le date per l'anno in corso scorrono verticalmente ai lati mentre le ore della notte sono mostrate orizzontalmente. Ciascuna curva o linea inclinata indica l'ora della notte in cui, durante l'anno, si verifica un determinato evento. Il bordo sinistro segna gli orari del tramonto, quello destro quelli dell'alba. Gli orari sono espressi in Tempo Medio Locale, che propabilmente sarà diverso dall'ora civile (quella dell'orologio).

La differenza più ovvia tra le carte celesti nord e sud sono l'inversione dell'estate e dell'inverno tra i due emisferi! Giugno e luglio (a metà in basso sulle carte) hanno notti estive brevi nell'emisfero nord e lunghe notti invernali nell'emisfero sud.

Un'altra differenza è nella lunghezza del crepuscolo. Questo non è dovuta al cambiamento dell'emisfero ma alla diferenza tra l'essere a 30° o 50° dall'equatore. La notte cala rapidamente alle basse latitudini, lontano dall'equatore invece, il crepuscolo è sempre prolungato.

Questo effetto è massimo intorno al solstizio d'estate. Gli osservatori prossimi ai 50° di latitudine, Canada centrale, Inghilterra meridionale, Francia settentrionale e Germania centrale per esempio, non hanno un vero buio per ben sei settimane! Persino a mezzanotte il Sole giace sotto l'orizzonte a meno di 18°, ciò che viene definito il crepuscolo astronomico.

Alle estreme latitudini artiche settentrionali, il Sole stesso non tramonta mai intorno a queste date. Il territorio dove questo avviene confina con il Circolo Polare Artico. Quindi, possiamo definire un "Circolo Polare Subartico" a 48.6° di latitudine, nel quale ogni estate, c'è almeno qualche notte di crepuscolo continuo.

Osservando attentamente, altri effetti vengono alla luce. Alle alte latitudini settentrionali, Mercurio rimane nascosto nel bagliore dell'alba e del tramonto. Narra una leggenda (probabilmente falsa), che Copernico stesso, vivendo a 54° di latitudine nord vicino a quella che è l'odierna Gdansk in Polonia, non vide mai Mercurio. Gli osservatori dell'Australia e del Sud Africa, d'altra parte, trovano Mercurio ben sopra l'orizzonte nell'oscurità totale diverse volte all'anno.

In parte ciò è dovuto alla minor durata del crepuscolo in prossimità dell'equatore, indipendentemente dall'emisfero ma, c'è un altro effetto da considerare: Mercurio ha un'orbita piuttosto eccentrica (ellittica) e così, in alcune elongazioni, appare più distante dal Sole che in altre. Sarebbe troppo bello per essere vero, per gli osservatori delle medie latitudini settentrionali infatti, le elongazioni più accentuate si verificano quando l'eclittica si trova ad un piccolo angolo dall'orizzonte dell'alba o del tramonto. E così, il vantaggio della maggiore elongazione di Mercurio viene vanificato. Nell'Emisfero Australe peraltro, i due effetti si sommano, quindi Mercurio è alto e ben identificabile durante le sue apparizioni invernali.

Sulla carta si possono trovare anche altri effetti: Venere appare alto nell'emisfero sud quando in quello nord appare basso; gli osservatori prossimi a 50° nord vedono Giove sorgere al crepuscolo per tutta la sua apparizione del 1998, indipendentemente dall'orario in cui arriva la notte. Cos'altro potete scoprire?

Alan MacRobert è editore associato della rivista Sky & Telescope ed un inguaribile osservatore. Il suo libro "Star-Hopping for Backyard Astronomers" è un best-seller tra le guide all'osservazione per astrofili.

Selezione di eventi celesti
tratti dallo Skygazer's Almanac:


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