L'osservazione diretta mostra che anche il disco di Saturno è solcato da bande simili a quelle di Giove e lo spettroscopio ha rivelato per l'atmosfera la stessa composizione chimica di base: idrogeno, elio, ammoniaca e metano. Anche in questo caso, la velocità di rotazione alle varie latitudini non è costante.
Nonostante le somiglianze con Giove, Saturno appare diverso non solo da questo ma da qualsiasi altro pianeta, per una stranissima caratteristica: il celebre, bellissimo anello che lo circonda. Le prime osservazioni risalgono al 1610, quando si manifestò a Galileo sotto forma di due stelline ai lati del pianeta. Solo nel 1659 C.Huygens riuscì a scoprirne la vera natura e successivamente Cassini si accorse che l'anello era interrotto da una banda scura e che quindi, gli anelli erano due. In realtà nel corso degli anni si scoprirono successive interruzioni tanto che ora si parla degli anelli di Saturno, al plurale.
Dagli studi effettuati si è arrivati alla conclusione che gli anelli non possono essere corpi rigidi, bensì sciami di particelle orbitanti attorno al pianeta come satellitini. Queste particelle sono ricoperte di ghiaccio ed hanno un diametro che varia dai 4 ai 30 cm. La larghezza massima degli anelli è di 276000km, mentre dalla parte interna si avvicinano ad appena 11000km dalla superficie di Saturno. Lo spessore è piccolissimo e si ritiene che non superi i 20km.