Classificazione spettrale

Tramite la magnitudine assoluta è possibile confrontare le stelle in base allo loro reale luminosità intrinseca, conoscendo sia la magnitudine apparente che la distanza Terra-stella.

Oltre alle diverse luminosità tra le stelle si possono notare anche le diverse colorazioni superficiali. Esistono stelle azzurre, bianche, gialle, arancione e rosse con tutte le sfumature intermedie.

Sappiamo che dietro ad ogni colore si cela una temperatura diversa. Più in profondità rispetto a questa colorazione superficiale ve ne è una più fine e cioè la differenza degli spettri.

Spettro di una stella

Brevemente cosa è uno spettro?

Avendo a disposizione uno spettroscopio (o un bell'arcobaleno) si possono scorgere tutte le sfumature e i cambiamenti di colori dell'iride dal violetto al rosso generati da una sorgente luminosa. Se (riferendoci più seriamente allo spettroscopio) frapponiano tra la sorgente luminosa e lo spettroscopio un gas otterremo alcune righe scure a interrompere qui e la l'iride.

Quelle righe (dette di assorbimento) sono caratteristiche di ciascun elemento (nel senso che si trovano sempre nello stesso posto a parità di elemento considerato) e l'iride così segnato viene chiamato spettro.

Tornando alle stelle: se ne rileviamo lo spettro e vogliamo sapere se su quella stella c'è idrogeno, basterà confrontare le righe dello spettro dell'idrogeno con quelle della stella, se ci sono tutte possiamo stare sicuri che su quella stella c'è l'idrogeno.

Ovviamente lo spettro delle stelle sarà la risultante della somma degli spettri dei vari elementi che la compongono. Le righe di assorbimento dello spettro possono essere più o meno scure e questo indica con quale porporzione ciascun elemento è presente nella stella. In genere comunque si ha una uniformità nella composizione stellare mentre quello che cambia è la temperatura.

Lo spettro può essere allora utilizzato in questo modo: se si trovano spettri di molecole di ossido di titanio sulla stella vuol dire che la temperatura della stella è più bassa del punto in cui le molecole scontrandosi possano scindersi in ossigeno e titanio, questo perchè la scissione delle molecole avviene se queste sono urtate con sufficiente velocità da altre molecole. Ma la velocità dei gas è legata alla temperatura del "contenitore" in cui queste si muovono e quindi il ciclo si chiude.

Classe spettrale

Le stelle sono state quindi classificate in classi spettrali con le lettere: O B A F G K M, ciascuna accompagnata da numeri da 0 a 9. (il metodo anglosassone permette di ricordare la scala "OBAFGKM" attraverso l'acronimo scherzoso di "Oh, Be A Fine Girl, Kiss Me").

In pratica si è visto che nelle stelle di tipo A0 come Sirio le linee dell'idrogeno sono più intense. Il Sole appartiene alla classe G2.

Ovviamente nella classificazione non compaiono le stelle variabili.


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