Ascensione Retta | 14h 42.2m |
Declinazione | +25° 23´ |
Distanza | 30.600 al |
Magnitudine Visuale | 6.3 |
Diametro Apparente | 16,2´ |
M3 è uno degli ammassi globulari pi ù rilevanti contenendo, secondo le stime, oltre mezzo milione di stelle. E' estremamente ricco di stelle variabili: secondo B. Madore (in Hanes/Madore, Globular Clusters, 1978), vi sono state scoperte 212 variabili, di 186 delle quali è stato determinato il periodo, molte più di tutti gli altri ammassi globulari della Via Lattea (e quindi di tutti gli ammasi globulari mai osservati); infine, sono state scoperte 170 variabili di tipo RR Lyrae.
Questo ammasso è stata la prima scoperta "originale" di Charles Messier, la sua identificazione risale al 3 marzo 1764. Al tempo, fu il 67° oggetto del cielo profondo ad essere osservato da occhi umani (con l'aiuto degli strumenti) anche se fu solo il 62° oggetto nebuloso poiché, secondo le fonti disponibile all'autore, di cinque se ne persero le tracce (vedi al riguardo la Tabella delle scoperte degli oggetti del cielo profondo). E sembra che fu proprio la scoperta di questo oggetto, a suggerire a Charles Messier la necessità di non lasciare al caso, come già per M1 ed M2, la scoperta di questi oggetti simili a comete ma bensì di dare inizio ad una ricerca sistematica, ciò sembrerebbe confermato che nel 1764 scoprì e determino la posizione di tutti gli oggetti da M3 ad M40.
Quando l'ultimo oggetto del catalogo, M107, un ammasso globulare in Ofiuco, venne scoperto dall'amico Pierre Mechain nel 1782, 18 anni più tardi, il numero degli oggetti era di 140, più che raddoppiato, di cui 110 descritti da Messier (che ne scoprì 42 o 43) e Mechain (27 o 28), l'incertezza è dovuta alla controversia sulla scoperta relativa ad M102.
Fotografia di M3 dal Lowell Observatory