m64.gif M 64

Galassia a spirale M64 (NGC 4826), tipo Sb, nella Chioma di Berenice

Galassia Occhio nero

Ascensione
Retta
12h 56.7m
Declinazione +21° 41´
Distanza 12.000.000 al
Magnitudine
Visuale
8,8
Dimensioni
Apparenti
9.3´x 5.4´;

M64 è la famosa galassia Occhio nero, talvolta chiamata la ``Bella addormentata". La notevola struttura ascura è una regione di polveri che oscura le stelle retrostanti.

J.D. Wray, nel suo Color Atlas of Galaxies, fa notare che M64 potrebbe essere il prototipo di una classe di galassie chiamata "ESWAG", Evolved Second Wave Activity Galaxy, - galassia con la seconda ondata di attività (intesa come formazione stellare) evoluta. Come appare evidente dalle fotografie a colori, le regioni centrali dei bracci della spirale sono costituite da una popolazione stellare di media età. La formazione stellare ha avuto inizio esternamente, seguendo il gradiente di densità, formando le stelle laddove vi era sufficiente materia interstellare disponibile, evolvendosi poi lentamente. In seguito, con i venti stellari, le supernove e l'attività delle nebulose planetarie, poté accumularsi altro materiale interstellare sino a rendere possibile una nuova stagione di formazione stellare. Questa seconda ondata di parti stellari sembra avere raggiunto le regione dove compare la banda di polveri.

La caratteristica banda di polveri è ben visibile anche con piccoli telescopi. Recentemente si è osservato che nel disco sono presenti due sistemi di gas e polveri che ruotano in direzioni opposte: quello interno, del raggio di circa 3.000 anni luce e che si muove a 300 km al secondo, è in contatto con il disco esterno che ruota in direzione opposta e che si estende per almeno 40.000 anni luce muovendosi a circa 300 km/s. Questo strusciamento è probabilmente la causa del vigoroso processo di formazione stellare osservato ed ancora in corso, che si manifesta nei noduli blu racchiusi nella caratteristica banda di polveri su un lato del nucleo. Si è anche ipotizzato che questo disco particolare e la banda di polveri appartengano ad una galassia compagna in formazione già fagocitata ma non ancora dispersa nel piano orbitale del disco.

Non sembra che la distanza di questa galassia sia ben determinata: Kenneth Glyn Jones e Mallas/Kreimer indicano circa 12 anni luce, il Nearby Galaxies Catalog del Tully indica 14 milioni mentre Burnham oscilla tra "20 e 25" milioni citando l'indicazione data da Holmberg di 44 milioni (stranamente, quest'ultimo valore si trova nell'introduzione del libro di Kenneth Glyn Jones, a pag. 7 della seconda edizione). La velocità radiale di 377 km/s in recessione indicherebbe 16 milioni di anni luce (H0=75), ma questo dato è sicuramente molto impreciso essendo la rotta di questa galassia passante in prossimità dell'Ammasso della Vergine, bisogna tener di una considerevole deviazione del valore della Costante di Hubble. Il fatto che la distanza di questa galassia non sia ancora stata determinata con precisione appare strano, anche perché le variabili cefeidi che ospita dovrebbero essere alla portata dei telescopi terrestri attuali, almeno di quelli più grandi.

Sino ad ora non sono state registrate supernove in questa galassia che sembra non avere neppure Cefeidi, altrimenti la sua distanza sarebbe nota con maggiore precisione.

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    Hartmut Frommert (spider@seds.org)
    Edizione italiana a cura di Mario Farina (Mario.F@mclink.it)

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