Galassie
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Nell'icona è visibile M51, la Galassia Vortice.
Spirali
Le galassie a spirale sono generalmente formate da due componenti: un disco largo e piatto sovente ricco di materia interstellare (a volte visibile sotto forma di nebulose ad emissione arrossate, o come nubi di polvere oscure) e giovani
ammassi (aperti) ed associazioni stellari, spesso disposti in spirali e/o strutture a barra ed un bulbo centrale ellissoidale formato da una popolazione di stelle vecchie e privo di materia interstellare, spesso associato ad ammassi globulari.
Le stelle giovani del disco sono classificate di Popolazione I, quelle vecchie del bulbo di Popolazione II.
La relazione tra luminosità delle componenti ha dato origine ad una classificazione, all'interno della quale questi valori sembrano variare ampiamente. La forma delle strutture del disco è dovuta molto probabilmente solo a fenomenti transienti, provocati dall'interazione gravitazionale con galassie vicine.
Il nostro Sole è una degli oltre 100 miliardi di stelle di una galassia a spirale: la
Via Lattea.
Lenticolari (S0)
In breve, sono "galassie a spirale prive della struttura a spirale", per esempio dischi galattici poveri dove la formazione delle stelle si è fermata da tempo a causa dell'esaurimento della materia interstellare. Sono pertanto formate, o perlomeno la maggior parte lo sono, da stelle vecchie
Per aspetto e le stelle contenute, spesso all'osservazione sono difficilmente distinguibili dalle ellittiche.
Ellittiche
Le galassie ellittiche hanno forma ellissoidale ed è sufficientemente assodato che generalmente sono triassiali (palloni da rugby cosmici, così le hanno definite Paul Murdin, David Allen e David Malin). Hanno momento angolare
piccolo o nullo, per esempio nel complesso non ruotano (naturalmente le stelle continuano ad orbitare intorno al nucleo ma gli orientamenti sono diversi pertanto la loro somma da valori moderati). Di norma le ellittiche non hanno, o ne hanno pochissima, materia interstellare e sono formate solo da stelle di Popolazione II: sembrano i nuclei luminosi delle spirali, senza la componente del disco.
In alcune ellittiche è stato però scoperto un debole disco galattico, potrebbero quindi essere rappresentative della parte terminale di un noto schema relativo alla forma delle galassie, relativamente a quelle dotate di disco.
Irregolari
A causa delle distorsioni indotte dalla gravitazione dei vicini intergalattici, queste galassie mal si inseriscono nello schema che comprende quelle a disco o quelle ellissoidali, ma rivelano forme peculiari. E' spesso necessario quindi ricorrere ad una sottoclasse
delle galassie con disco deformato.
Sebbene esistano galassie di tutti i tipi, con un'ampia varietà di forme e aspetti, presentano tutte molti elementi in comune.
Sono agglomerati emormi che contano da diversi miliardi a diverse migliaia di miliardi di stelle come il Sole.
La maggior parte di esse non sono singole come il nostro Sole, ma si trovano in coppie (binarie) o in sistemi multipli.
Le più grandi sono giganti un milione di volte più massive delle più piccole: il valore della massa spazia da un massimo di qualche milione di masse solari nel caso delle nane più piccole, a diverse migliaia dimiliardi di masse solari nel caso di giganti come M87 o M77.
Il numero delle stelle contenute varia di conseguenza, degli stessi ordini di grandezza.
Anche la dimensione lineare delle galassie è estremamente varia, da diamentri di poche centinaia di anni luce per le piccole nane (come M32) a diverse centinaia di migliaia di anni luce di diametro. Tra le galassie più grandi di Messier troviamo M 31 la galassia Andromeda e la luminosa ed attiva galassia di Seyfert II M77.
La nostra Via Lattea, una galassia a spirale, appartiene alle più grandi e massive con valori di almeno 250 miliardi di masse solari (ci sono prove che la massa totale possa essere persino tra 750 miliardi e 1.000 miliardi di volte quella del Sole) e con un diametro del disco di 100.000 anni luce.
Oltre a moltissime stelle, la maggior parte delle galassie contiene gli oggetti tipici sottoelencati:
- Ammassi globulari di stelle, vasti ma abbastanza compatti agglomerati formati da
qualche centinaia di migliaia a diversi milioni di stelle.Questi ammassi enormi hanno la stessa massa anche nelle galassie più piccole e sono tra gli oggetti più vecchi. Spesso formano sistemi cospicui e si trovano in galassie di ogni tipo e dimensione.
L'abbondanza del sistema di ammassi globulari varia ampiamente da galassia a galassia.
- Con l'evoluzione, le stelle lasciano in buona parte resti nebulosi
(nebulosa planetarie o
resti di supernova) che vanno a popolare le galassie.
- Le stelle vecchie invece, e tra queste gli ammassi globulari, tendono a formare un bulbo ellissoidale, il gas e la polvere interstellare tendono ad accumularsi in nubi prossime ad un disco equatoriale, spesso considerevole (per esempio nelle galassie spirali e lenticolari)
- Le nubi interstellari sono luoghi di formazione stellare.
Per la precisione, è in enormi nebulose diffuse
che si formano affollati ammassi(aperti) ed associazioni stellari.
- Un nucleo galattico abbastanza denso, in qualche modo simile ad un "super" ammasso globulare. In molti casi, il nucleo galattico contiene oggetti supermassivi, spesso considerati candidati a Buchi Neri.
Generalmente le galassie emettono luce a tutte le lunghezze d'onda dalle radioonde e microonde passando per l'infrarosso, il visibile e l'ultravioletto per arrivare agli energetici raggi X e gamma.
La materia interstellare è più fredda e quindi meglio osservabile nelle onde radio e infrarosse mentre i resti di supernove sono presenti maggiormente nelle parti più energetiche dello spettro elettromagnetico.
Alcuni nuclei galattici sono facilmente distinguibili dal resto: si tratta dei cosiddetti
nuclei galattici attivi, sorgenti intense di luce a tutte le lunghezze d'onda dalle radio ai raggi X.
A volte, lo spettro di questi nuclei rivela la presenza di enormi masse di gas in rapido movimento; galassie di questo tipo vengono dette di Seyfert (dallo scopritore, Karl Seyfert).
M77 è la galassia di Seyfert più luminosa del cielo.
Alcune galassie hanno nuclei ancora più esotici, estremamente compatti e brillanti da superare galassie intere per luminosità, vengono chiamati quasar (acronimo di oggetto QUAsi-StellARi). Per le proprietà che presentano, i quasar assomigliano molto ai nuclei attivi delle galassie di Seyfert.
Peraltro i quasar sono così rari e così distanti che il più luminoso, 3C273 nella costellazione della Vergine,
è solo di magnitudine 13,7, e nessuno compare nel catalogo di Messier come pure nei cataloghi NGC o IC.
A volte in ogni tipo di galassia, ad intervalli irregolari del tutto casuali si verifica una supernova:
è una stella che rapidamente raggiunge una luminosità che può superare quella della galassia intera che la ospita; la magnitudine assoluta massima può tranquillamente raggiungere la magnitudine -19 o -20.
Questo rilevante fenomeno ha attirato l'attenzione di molti astronomi (sia professionisti che astrofili), che osservano regolarmente le galassie a "caccia" di supernove..
Nelle galassie del catalogo di Messier sono state osservate diverse supernove.
Ammassi galattici
Alcune galassie sono "universi isola" solitari, che fluttuano in regioni vuote dell'universo. Generalmente però lo spazio è popolato densamente cosicché si formano gruppi composti da qualche galassia (o alcune dozzine di galassie), o in ammassi ancora più grandi formati da migliaia di galassie.
In queste associazioni, le galassie sono soggette a mutue interazioni gravitazionali che ne possono alterare considerevolmente l'aspetto.
Hartmut Frommert
(spider@seds.org)
Edizione italiana a cura di Mario Farina (Mario.F@mclink.it)
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