Cetus A
Ascensione Retta | 02h 42.7m |
Declinazione | 00° 01´ |
Distanza | 60.000.000 al |
Magnitudine Visuale | 8,9 |
Dimensioni Apparenti | 7´x 6´ |
Questa magnifica galassia è una delle più grandi del catalogo di Messier, la parte luminosa misura cirac 120.000 anni luce ma l'estensione della parte più debole (che è chiaramente visibile, per esempio, nell'immagine del DSSM) si estende per quasi 170.000 anni luce. Appare come una splendida spirale con larghi bracci ben strutturati che, nelle regioni più interne, presentano una popolazione stellare abbastanza giovane ma che, allontanandosi dal centro, lascia posto ad una popolazione di delicate stelle giallognole.
M77 si trova a circa 60 milioni di anni luce di distanza, quasi la stessa ma in un'altra direzione rispetto all'Ammasso della Vergine e si allontana ad una velocità di circa 1.100 km/sec, come misurato per la prima volta da Slipher del Lowell Observatory nel 1914. Dopo M104, la Galassia Sombrero, è la seconda di cui sia stato misurato un ampio spostamento verso il rosso (il Nearby Galaxies Catalog di Tully indica una distanza leggermente inferiore, 47 milioni di a.l. mentre i valori indicati in altre fonti variano sia in più che in meno rispetto al valore della distanza cui viene posto l'Ammasso della Vergine).
Questa galassia è unica e particolare per diverse ragioni. Prima di tutto il suo spettro presenta delle particolari caratteristiche sotto forma di ampie linee di emissione, ad indicare che gigantesche nubi di gas si stanno rapidamente muovendo dal nucleo verso l'esterno a centinaia di chilometri al secondo. Questa particolarità la fa classificare come galassia di Seyfert di tipo II (quelle di tipo I presentano velocità di espansione di diverse migliaia di chilometri al secondo) ed è la più luminosa e vicina rappresentante di questa classe di galassie attive. Per generare queste velocità occorre, insita nel cuore della galassia stessa, una sorgente enorme di energia. Il nucleo, si è scoperto, è una potente radiosorgente (denominata Cetus A), ed è stata osservata dall'Hubble Space Telescope. Studi nell'infrarosso, condotti con il telescopio Keck di 10 metri dagli astronomi del Caltech, hanno rivelato una forte sorgente puntiforme con un diametro inferiore a 12 a.l. circondata da una struttura allungata con un'estensione di 100 a.l. (una concentrazione di stelle o materia interstellare). Queste strutture sono comparse anche nelle immagini riprese nel visibile dall'Hubble. L'emissione infrarossa di M77, così come quella di altre galassie di Seyfert, è nota già da qualche tempo.
Nel 1965, secondo Burnham, furono Donald E. Osterbrook e R.A.R. Parker ad avanzare l'ipotesi che le galassie di Seyfert potessero essere dei quasar (radiosorgenti quasi-stellari) in miniatura.
Nella parte interna del disco di M77, quella che circonda il nucleo attivo, è stata rilevata dall'Ultraviolet Imaging Telescope nel corso della missione Astro-1 dello Space Shuttle, una barra sede di un'intensa attività di formazione stellare.
M77 è il membro dominante di un piccolo gruppo di galassie fisicamente legate che comprende NGC 1055 (tipo Sb) e 1073 (tipo SABc), così come UGC 2161 (DDO 27, tipo Im), 2275 (DDO 28, tipo Sm morfologicamente assegnata ad un tipo intermedio tra le spirali e le irregolari) e 2302 (DDO 29, tipo Sm) e la galassia irregolare UGCA 44 e al spirale barrata di tipo SBc Markarian 600. NGC 1087 (Sc), 1090 (S-) e 1094 (SABb-) sono galassie che compaiono sulla sfondo, come indicano i loro redshift, sensibilmente più elevati (informazioni provenienti da Burnham, Tully e Sky Catalogue 2000).