Plutone

Il pianeta

Al di là di Nettuno, alla distanza media dal Sole di 5.910.000.000km, si trova il più lontano dei pianeti del sistema solare: Plutone. Fu scoperto da Clyde Tombaugh il 18 febbraio del 1930, in una posizione assai prossima a quella prevista, col calcolo delle perturbazioni di Urano, dall'astronomo Percival Lowell, morto quindici anni prima. La scoperta e` comunque da addebitarsi al caso dal momento che i calcoli erano basati su dati sbagliati; in particolare la massa del pianeta era stata prevista in 6,7 volte quella terrestre, mentre ora si sa essere appena lo 0,11 di quella del nostro pianeta. Ora si è appurato che Plutone ha massa, densità e diametro circa uguale a quella di Marte. Nonostante le sue piccole dimensioni, Plutone deve essere riuscito, senza dubbio, a trattenere un certo involucro gassoso. Quasi certamente, però tutta o la maggior parte della sua atmosfera deve essersi rapidamente congelata, per la bassissima temperatura di circa -230g C, alla quale si trova il pianeta per effetto della lontananza dal Sole. Un'altra nota importante è che il suo colore è quasi uguale a quello del Sole. In altre parole, la luce che Plutone invia nello spazio è della stessa qualità di quella che riceve dal Sole senza che la superficie, nel riflettaerla, modifichi il colore. Ciò non avviene, per esempio, su Marte che splende di una luce rossastra, ben diversa di quella che riceve dal Sole, a causa del colore rosso-arancione della sua superficie. Ma dire che il suolo di Plutone riflette la luce solare senza variarne la qualità, equivale ad affermare che è bianco. È dunque quasi certo che la superficie del pianeta è coperta da immense distese di ghiaccio e neve. L'unico satellite noto del pianeta è Caronte, di dimensioni apprezzabili in relazione a quelle di Plutone stesso.

È disponibile la pagina Web Pluto Express dedicata a questo pianeta.

Come osservarlo

Insieme al satellite Caronte, col quale costituisce un perfetto esempio di pianeta doppio (le loro dimensioni sono in rapporto di 2:1), Plutone appare come una debole stellina di magnitudine 14. Un telescopio da 20cm ed una mappa fotovisuale della regione appropriata consentono di individuarlo, con assoluta certezza, in seguito al confronto delle posizioni relative alle stelle di campo osservate in notti diverse. Non v'è nessuna possibilità di risolvere il disco e neppure di vedere il pur massiccio Caronte, data la debole luminosità dei due corpi e la loro separazione, che non supera il secondo d'arco.

Le immagini

  1. Plutone e Caronte ripresi da terra e dall'HST, 640x480, 144k gif

  2. Plutone e Caronte ripresi da terra, 512x512, 35k gif


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