Ascensione Retta | 21h 30m |
Declinazione | 12° 10´ |
Distanza | 32.600 al |
Magnitudine Visuale | 6.0 |
Diametro Apparente | 12.3´ |
Questo ammasso è al terzo posto per numero di stelle variabili conosciute, dopo M3 e Omega Centauri: in tutto ne sono state identificate 112. Una di esse è apparentemente una Cefeide di tipo II (tipo W Virginis).
M15 è forse il più denso di tutti gli ammassi (globulari) della Via Lattea. Il Telescopio Spaziale Hubble ha risolto fotograficamente il suo nucleo superdenso, come si vede in questa immagine dell'HST. Questo nucleo probabilmente contiene un oggetto denso supermassiccio, che assomiglia a quelli contenuti nei nuclei galattici. Quello di M15 è tra i più vicini e meglio osservabili per noi, essendo solo di poco più lontano del Centro Galattico e molto meno oscurato da materia interstellare. Sebbene la vera natura di questi oggetti rimanga oscura per il momento, molti scienziati ritengono assai probabile che si tratti di "buchi Neri".
M15 è il primo ammasso globulare in cui sia stata identificata una nebulosa planetaria, Pease 1 o K 648, (Pease 1928, su lastre fotografiche prese a Mt. Wilson nel 1927). Leos Ondra ha fornito ulteriori informazioni su questa nebulosa planetaria. Nel 1976 Peterson ha osservato una possibile seconda nebulosa planetaria in questo ammasso globulare situata vicino al suo centro, la cui esistenza comunque non è stata mai confermata da allora (ringraziamo Leos Ondra per avercelo fatto notare).