m33.gif M 33

Galassia a spirale M33 (NGC 598), tipo Sc, nel Triangolo

Galassia Triangolo

Ascensione Retta 01h 33.9m
Declinazione +30° 39´
Distanza 2.300.000 al
Magnitudine
Visuale
6.7
Dimensioni
Apparenti
73´x45´

La galassia Triangolo M33 è un altro membro importante del Gruppo Locale di galassie. E' piccola se paragonata alla, apparentemente, vicina galassia Andromeda M31 ed alla nostra Via Lattea, ma ha dimensioni maggiori rispetto alla media delle galassie a spirale dell'universo. LGS3, uno dei piccoli membri del Gruppo Locale, è forse una satellite di M33 che a sua volta potrebbe essere una compagna, lontana ma gravitazionalmente legata, della Andromeda.

M33 è stata scoperta probabilmente da Hodierna prima del 1654 (forse insieme all'ammasso aperto NGC 752) e riscoperta indipendentemente da Messier nel 1764. Nonostante ciò, William Herschel, che evitò attentamente di numerare gli oggetti di Messier nella sua survey, assegnò ad M33 il numero H V.17. Inoltre, proprio per la struttura del suo catalogo, anche la regione H II (nebulosa ad emissione diffusa contenente idrogeno ionizzato) più grande e brillante ha un proprio numero NGC: NGC 604 (William Herschel H III.150); si trova nella parte a nord-est della galassia, la macchia luminosa in alto a sinistra nella nostra immagine. E' una delle più grandi regioni H II conosciute:ha un diametro di quasi 1.500 anni luce ed uno spettro simile a quello della Nebulosa di Orione M42. Hui Yang (University of Illinois) e Jeff J. Hester (Arizona State University) hanno fotografato NGC 604 con l'Hubble Space Telescope, risolvendo oltre 200 giovani stelle calde massive (da 15 a 60 masse solari) formatesi recentemente.

Diversi altri noduli nei bracci della spirale hanno avuto l'assegnazione di un proprio numero nel catalogo NGC: NGC 588, 592, 595, ed NGC 603 (l'ultimo è segnalato come inesistente nell'RNGC, nonostante sia stato elencato da Zwicky), così come IC 131, 132, 133, 134, 135, 136, 137, 139-40, 142, e 143 (l'NGC 2000.0 elenca IC 134 e 139-40 come stellari mentre il Webb Society Deep-Sky Observer's Handbook, Vol. 4 [Galaxies] presenta IC 139-40 nella mappa a p. 215, accreditata a Ronald J. Buta del McDonald Observatory, University of Texas). Alcuni vengono identificati anche nella nostra mappa. Kenneth Glyn Jones hfa notare che dovrebbero risultate visibili in telescopi di 30 cm. La gigantesca nebulosa ad emissione NGC 595 è stata studiata da William H. Waller con l'HST (vedi Astronomy, giugno 1995, p. 16-18); con questo strumento ha risolto la calda stella massiva che eccita i gas della nebulosa e li fa risplendere.

La nostra immagine, ottenuta da David Malin da lastre fotografiche dell'Isaac Newton Telescope di Las Palmas, presenta nei bracci della bella spirale di tipo Sc molti di questi oggetti (NGC 604, per esempio, è la nebulosità rossastra luminosa in prossimità del bordo esterno sinistro nella metà superiore della nostra foto). Gli interessati possono avere altre informazioni dettagliate su questa immagine. Utilizzando processi di elaborazione differenti, David Malin ha messo in evidenza caratteristiche diverse nelle altre immagini derivate da questa fotografia di M33 dall'INT.

La maggior parte delle fonti indica una distanza tra 2,3 e 2,4 milioni di anni luce ma lo Sky Catalogue 2000 indica un valore superiore a 2,9 (900 kpc) che però potrebbe essere inferiore dopo la ricalibrazione della distanza delle Cefeidi del 1997 dovuta ai risultati del satellite Hipparcos. Considerando valido il valore precedente, la sua dimensione angolare è di 73 minuti d'arco per l'asse maggiore (circa 2,5 volte il diametro lunare) corrispondenti a 50.000 anni luce, la metà del diametro della Via Lattea. Le deboli regioni esterne sembrano però estendersi molto di più ed il vero diametro potrebbe essere di almeno 60.000 anni luce. La massa della galassia Triangolo è stata stimata tra 10 e 40 miliardi di masse solari.

La Triangolo è una galassia di tipo Sc ed anche "l'ultima" rappresentativa di quella classe, Tully infatti la classifica come Scd (nel Nearby Galaxies Catalog). I bracci pronunciati presentano numerose regioni H II arrossate (tra cui anche NGC 604), oltre a nubi bluastre di giovani stelle. Baade scoprì anche una stelle di Popolazione II e sono stati scoperti anche degli ammassi globulari. Sebbene non sia stato ancora osservata alcuna supernova nella Triangolo, sono diversi i resti di queste esplosioni visibili e cartografati dai radioastronomi con molta precisione. Sono almeno 112 le variabili scoperte tra cui 4 novae e circa 25 cefeidi. In questa galassia si trova anche una forte sorgente X.

E' osservabile ad occhio nudo solo con cieli eccezionali o con buoni binocoli ma la sua notevole luminosità è distribuita in un'area vasta quasi quattro volte quella della Luna piena il che porta la luminosità superficiale a valore estremamente bassi. Pertanto, è difficile se non impossibile osservarla in telescopi che non permettono ingrandimenti molto bassi, più basso l'ingrandimento meglio è ! E' un oggetto di notevole interesse per gli astrofotografi, che possono registrare sulla pellicola i bracci della spirale e le nebulose più brillanti con equipaggiamenti ridotti al minimo.

  • Immagini di M33 dall'UIT, scattate nel corso della missione dello Space Shuttle ASTRO-1 (STS-35).
  • Altre immagini di M33
  • Immagini amatoriali di M33


    Hartmut Frommert (spider@seds.org)
    Edizione italiana a cura di Mario Farina (Mario.F@mclink.it)

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